Leonardo Nappi

2 secondi fa

“Ferragosto”
Oggi è ferragosto
Hanno quasi tutti raggiunto il loro posto
Chi in montagna chi al mare
L’importante è poter espatriare
Dove hanno deciso di celebrare questo rito
Tanto banale ma sempre gradito
Chi al ristorante chi con la pizza in mano
Non fa differenza ma che c’è di strano
Per chi non si è spostato
Forse resta solo con il proprio stato
Che può essere d’impedimento
A questo rito collettivo che rappresenta divertimento
L’attesa è per la sera
Con pranzi e cene senza badar a spesa
Poi guardare il celo dove si svolgerà la rappresentazione
Con i fuochi di artificio e la consacrazione
Una volta erano per il rè o la regina
Che festeggiavano la nascita quasi divina
Scoppiettante e colorata
Ma non è una guerra dichiarata
Colori e figure si alternano in celo
Per dire che bello e assomiglia ad un fiore vero
Belli o brutti che siano stati
Tutti rimangono incantati
È il simbolo del successo
Ma qualche volta rappresenta l’eccesso
Che corona una festa
Per chi ha le risorse e stupore desta
Manifestano meraviglia
E ognuno si cerca il posto che più gli assomiglia
E dopo tutta questa cagnara
Si ritorna a casa contenti d’aver partecipato a questa ciaciara
Chi non c’era è restato escluso
Ma non perché era recluso
Da questo spettacolo di mondanità
Che è un poco al di fuori dalla realtà
Ma è anche un modo per esternare
Che chi c’era ha potuto partecipare
Ma chi è rimasto fuori dall’avvenimento
Non avrà nessun tormento
Ha fatto un'altra scelta
Volendo vivere un giorno in una città deserta
Rimanendo tranquillo e sereno
Pensando che i fuochi d’artificio non portano nulla per davvero
Leonardo Nappi

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