"La pesca"
Dopo aver calato la rete nel grande mare
I pescatori da terra piano piano cominciano a tirare
Piano piano unendo lo sforzo
E la rete si avvicina come per fare un percorso
Curvi a piedi nudi sulla sabbia
Con quella cintura che cinge la corda senza nessuna rabbia
In cima alla fila un uomo vecchio la avvolge
Non è più in condizione di tirare la cima
Con delicatezza e maestria la corda si posa giro dopo giro con grande armonia
Come un anello che cinge ogni vita senza lasciar andare nulla via
E il tempo passando
porge agli uomini il mare e l'infinito sotto il loro sguardo
Tanti pensieri affollano nella mente di questa gente
Cosa ci sarà nella rete è l'obiettivo più urgente
Uno dopo l'altro vengono tolti i segnali che galleggiando
E arrivano a riva pari pari
Intanto l'alba si avvicina
E il nuovo giorno appare come tutto quello che è esposto di bello in una vetrina
Bello lucente
Quando il tempo è bello e il sole è splendente
Nel contempo strascicando
La rete pare giungere al suo traguardo
Non rimane che attendere ancora un poco
Per sapere se il pescato è valso il gioco
Gli uomini si accingono a riordinare
Valutando cosa gli aveva donato quel giorno il grande mare
Ma quel tempo che era passato
Aveva migliorato il loro stato
Oppure ancora una volta
si avrebbe dovuto aspettare per una piccola svolta
Ma la loro condizione
Sarebbe rimasta uguale senza nessuna disperazione
Perché nella speranza di ognuno
C'è il grande desiderio di vivere ogni giorno senza dover mai maledire nessuno
Leonardo Nappi
sabato 9 settembre 2017
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