Agli inizi dell'ottocento in America era solito in luoghi non ancora urbanizzati servire liquori in tende o baracche sopra una tavola da cui deriva il nome bar "barra" stanga, dove da una parte stava chi somministrava le bevande dall'altra il commensale, il consumo avveniva in modo alquanto spartano.
Nelle città Europee avevano un grande successo i Caffè frequentati da moltissime persone. Famosi erano i caffè in cui si trattenevano letterati, artisti, scrittori, e anche gente comune. Anche questa era un occasione per frequentare e frequentarsi dando origine a partecipazioni di pensiero o di idee. Celebre era anche la birreria "Munchen Hof "dove Hitler iniziò il suo cammino politico esprimendo il suo modo di concepire la politica e gli interessi della Germania e del popolo tedesco.
Nel tempo bar e Caffetterie hanno unificato la somministrazione di bevande così nel linguaggio comune ha prevalso la parola "Bar" più breve più pratica entrata nel linguaggio comune mondiale. Ma la caffetteria resta sempre legata ad un certo fascino specie se si accompagnano dolciumi o cioccolato in tazza caldo, dove belle Signore fanno anche "Salotto".
Per definizione il bar attualmente ricopre un servizio importante per ritrovarsi, conversare, esprimere opinioni, divertirsi.
Celebre la canzone di Gino Paoli eravamo 4 amici al bar ecc ecc. Poi ci sono coloro che non volendosi relazionare bevono da soli su uno sgabello cercando di rimanere "soli" oppure restando soli.
Nel linguaggio attuale la parola "Italiota" è stata coniata in modo garbato per non voler dire semplicemente italianoidiota. L'idiota per definizione è colui che conia idiozie insomma proposte che non hanno senso.
Frequentare un bar non è un termine dispregiativo, ma semplicemente un modo per condividere PASSIONI O EMOZIONI facendo altri partecipi di sentimenti e battute di ogni genere, alcune tanto divertenti da essere riproposte altrove, insomma a volte può capitare che sia un centro di inventiva o di stupidaggini nello stesso tempo.
Concludendo vorrei citare quanto segue "LA SAPIENZA E' UNA PREROGATIVA DI DIO" LA SACCENZA è UNA PREROGATIVA DEGLI UOMINI. Il sapere può essere frutto di conoscenza storica di fatti o cognitiva, o di idea o di genialità personale, che sono qualità che fanno capo a molti uomini che del sapere ne fanno largo uso per migliorare se stessi e coloro che lo vogliono condividere.
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